lunedì 21 gennaio 2008

Crisi turismo Campania, grave situazione della filiera enogastronomica, la denuncia di Fipe Campania


Fipe Campania: Crisi turismo, grave situazione della filiera eno gastronomica, a rischio chiusura, centinaia di attività ristorative. Luigi Snichelotto: Rischioso effettuare un ribasso dei prezzi, in discussione la qualità e l’equilibrio raggiunto nella categoria.

21/01/2008 - La filiera eno- gastronomica come più in generale quella turistica, subisce la grave crisi che sta attanagliando il territorio a seguito dell’emergenza rifiuti, in tutti i suoi settori economici.
Un colpo notevole all’economia della ristorazione rappresentato dalla Fipe Campania (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). A tracciare un quadro della situazione e ad esprimere considerazioni è Luigi Snichelotto, presidente regionale dell’associazione di categoria aderente Confcommercio.
“Dai riscontri avuti dal Tavolo Permanente regionale, emergerebbe la difficoltà della filiera turistica ad individuare soluzioni definitive per arginare il grave danno d’immagine subito dal prodotto turistico regionale, concretizzatosi in una flessione di volumi di affari. Nonostante Si constati l’impegno dell’assessorato regionale che ringraziamo nel promuovere iniziative atte a rivitalizzare il settore, è sostanziale lo scoraggiamento di molti imprenditori della filiera eno gastronomica costretti in questo momento a far fronte a problemi economici e di sostentamento con gravi ripercussioni per lo stesso andamento delle aziende.
Il costo del personale contrattualizzato, la gestione e lo stoccaggio di derrate alimentari, materia prima per il settore, non consumate che hanno un ciclo temporaneo di deperibilità , oneri fiscali, e contributivi e di locazione, impongono una seria e approfondita riflessione dello stato dell’arte della categoria..
Per la Fipe, sembrerebbe doveroso dar spazio ad una serie di meccanismi e strumenti che possano rapidamente ripristinare un immagine spendibile sui mercati internazionali che possano permettere a tutti gli operatori della filiera turistica campana di potersi misurare alla pari coi maggiori competitors internazionali. Non a caso risulta particolarmente impegnativa la presenza della nostra regione nelle maggiori exbition internazionali di settore che sono al debutto come la Bit, infatti andremo per promuovere o difendere.
“A mio parere – dichiara Snichelotto- effettuare operazioni che appaiono di autentici saldi in bolletta, rischierebbe, superata la prima fase, di compromettere l’equilibrio qualitativo che è parte integrante del servizio ristorativi e farebbe percepire a nostra regione in una sorta di classificazione di serie b, svalutando nella percezione dell’utenza, le qualità e peculiarità dell’offerta turistica.
In sostanza secondo la Fipe, effettuare un vistoso calo di prezzi, per favorire la domanda, sarebbe un danno per la qualità della filiera.
Ovviamente - conclude Snichelotto- ancora più necessaria, in questa fase, la concertazione fra le parti sociali aventi causa ma fornite di qualità professionali, conoscenza dei problemi e delega operativa.

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